Ave a voi, sorelle e fratelli. Scrivo dalle fredde foreste del nord, custodi di fiere demoniache e spiriti feroci, patria e rifugio che non gradisce presenze umane.
Il mio nome è Zarah, derivazione dell'arabo ZAHIRAH- una grazioso suono volteggiante traducibile in "fiore"- così come APEIRON, dal greco, "infinito". (nonchè concetto filosofico espresso da Anassimandro)
Il mio nome è Zarah, derivazione dell'arabo ZAHIRAH- una grazioso suono volteggiante traducibile in "fiore"- così come APEIRON, dal greco, "infinito". (nonchè concetto filosofico espresso da Anassimandro)