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    La storia infinita

    Elwë Véneanár
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    Messaggio Da Elwë Véneanár Sab 18 Ago 2007, 19:43

    La storia infinita Storinfin1-01
    La storia infinita è un film fantastico del 1984 diretto dal regista Wolfgang Petersen tratto dal romanzo omonimo di Michael Ende.

    Il film ha avuto due sequel nel 1990 e nel 1994.


    Il film La storia infinita si ispira apertamente ai kolossal americani della scuola di Lucas e Spielberg, film pieni di effetti speciali che rivoluzionarono il cinema americano creando il fenomeno dei blockbuster ovvero di titoli che incassavano da soli la somma dei profitti di tutte le altre pellicole prodotte durante l'anno. Un po' quindi per una scelta commerciale, un po' per una sorta di rivalsa del cinema europeo nei confronti di quello americano, il centro di produzioni cinematografiche tedesco Bavaria Film decise di mettere in cantiere un'opera così spettacolare da fare invidia ad Hollywood (ad esempio per gli effetti speciali fu costruito il blue screen più grande del mondo), e ci riuscì. Si pensi che La storia infinita fu il più grande incasso europeo di tutti i tempi, fatto che più tardi permise alla casa di produzione Neue Constantin, guidata dal produttore Bernd Eichinger di produrre numerose pellicole di grande successo internazionale come Il nome della rosa (1985), La casa degli spiriti (1993), Il senso di Smilla per la neve (1997), e al regista Wolfgang Petersen di lavorare a Hollywood per grosse produzioni.

    Destinato ad un pubblico di bambini, il film scommette tutto sulla spettacolarità delle immagini e sulla visualizzazione delle fantastiche creature che abitano il regno di Fantàsia. Come già molti critici hanno detto, il vero protagonista del film è Falkor, il famoso cagnolone volante che Michael Ende tanto detestava. Sicuramente l'espediente di utilizzare un personaggio artificiale che intenerisse e facesse facilmente breccia nel cuore e nell'immaginario dei bambini non era un'idea nuova, solo due anni prima Spielberg aveva sbancato i botteghini di tutto il mondo usando la stessa tecnica con E.T.-L'extraterrestre, quella di Petersen quindi è stata sicuramente una scelta commerciale, ma bisogna calcolare che a differenza del romanzo, il film sarebbe stato visto anche da bambini piccolissimi, bambini dai quattro anni in su, che probabilmente non sapevano ancora nemmeno leggere. Per quei bambini il significato del film di difesa della fantasia e della lettura sarebbe stato incomprensibile, ma avrebbero sicuramente apprezzato un "cagnolone" peloso come un peluche, amichevole, tenero, che dava un senso di calore e di protezione; non a caso c'è una scena in cui Atreju dorme avvolto tra le braccia del Fortunadrago: Falkor era l'amico che ogni bambino ha sempre sognato, e per di più, cosa importantissima, sapeva anche volare. Le scene del volo in groppa al drago sono di enorme valore per i bambini, sono quelle che più li colpiscono, sono in pratica la realizzazione dei loro più grandi desideri.

    Tutto ciò dimostra ulteriormente il target infantile della pellicola, e forse gli adulti non potranno mai capirne a pieno la grandezza e vedranno solo una piccola favola simpatica con degli effetti speciali, che è infatti quello che vide Ende, ma un bambino invece avrà vissuto il film come un'esperienza magica ed indimenticabile.

    Terminando quando Bastian salva Fantàsia dal Nulla, il film perde il significato principale del romanzo, ovvero il percorso interiore di Bastian, e punta invece sull'importanza dei sogni e sul pericolo di perderli. C'è una frase detta dal padre di Bastian all'inizio del film: "Basta fantasticare e affronta la realtà!"
    Tutti i bambini prima o poi si sono sentiti dire così. Affrontare la realtà, ma la realtà che Bastian affronta pochi attimi dopo è tra le più terribili per un bambino, quella di non essere accettati, ed essere presi in giro dai compagni di scuola è cosa abbastanza comune. Dover affrontare ogni giorno la realtà esterna, la realtà scolastica spesso frustante fa venire facilmente voglia di evadere. I bambini a differenza degli adulti possono farlo senza difficoltà, basta chiudere gli occhi e sognare. Per questa ragione, sin dall'esordio il bambino sente che la problematica del film lo tocca molto da vicino e quindi partecipa con attenzione.

    Nel dialogo nella libreria si scopre che la lettura è uno dei mezzi che Bastian usa per vivere delle realtà alternative, il signor Coriandoli descrive con abilità il potere dell'immedesimazione in un libro: "Non sei mai stato il Capitano Nemo intrappolato nel tuo sottomarino mentre la piovra ti sta attaccando?"
    L'avvincente riferimento da un libro avventuroso crea suspanse, anche Bastian ne è molto impressionato, ed il bambino tra il pubblico probabilmente pensa: "Wow, chissà come va a finire!". Con questo espediente Petersen ha ottenuto l'effetto di incuriosire i piccoli spettatori verso i libri e l'esperienza del leggere in generale. Quando poi l'attenzione passa sul libro della Storia Infinita c'è una frase che colpisce Bastian e lo spettatore: "Questo è un libro speciale... i libri che leggi tu sono innocui!"

    Mentre nel romanzo Coriandoli non parla assolutamente di cosa sia la Storia Infinita, e Bastian viene misteriosamente attratto dal libro (perché i libri erano la sua passione), questa frase vuole incuriosire lo spettatore per il libro in quanto tale, un po' quello che Ende aveva fatto con la veste grafica del suo romanzo. Nell'ultima scena si scopre che il viaggio di Atreju aveva avuto come unico scopo quello di avvincere Bastian per trasportarlo con l'immaginazione nel regno di Fantàsia, da qui il film acquista maggiore spessore, e anche gli adulti sono soddisfatti anche se solo per aver fatto vedere il film ai loro figli.

    Fantàsia esiste solo se qualcuno legge il libro, solo leggendo e quindi immaginando quel mondo, esso acquista consistenza. Questo lo si capisce dal dialogo finale tra Bastian e l'Imperatrice:

    Imperatrice: "Non riesce a capire che lui è il solo che abbia il potere di impedirlo. Non immagina nemmeno che un bambino possa essere così importante..."
    Bastian: "...È solamente un racconto! Che cosa centro io!?"
    Imperatrice: "...Bastian, perché non ascolti i tuoi sogni?"
    Bastian: "Ma io devo restare con i piedi per terra!..."
    Imperatrice: "Grida il mio nome! Ti prego, salvaci!"
    Bastian: "Va bene, vi salverò, darò ascolto ai miei sogni!..."
    Imperatrice: "...un granello di sabbia è tutto ciò che è rimasto del mio vasto impero."
    Bastian: "È stato tutto inutile?"
    Imperatrice: "No, non è vero, Fantàsia può ancora risorgere dai tuoi sogni e dai tuoi desideri... più tu ne esprimerai più il regno di Fantàsia diventerà splendido."

    Nel momento in cui Bastian si lascia andare totalmente al richiamo della fantasìa egli acquista il potere di costruire con i suoi desideri una nuova realtà, l'immaginazione è necessaria alla creatività, e nel pubblico si muove qualcosa, è il climax finale, tutti sono incollati alle poltrone, adulti e bambini. Il film ha ottenuto il suo scopo, ha lasciato un messaggio ed ha emozionato il pubblico.


    TRAMA
    Bastian, un bambino bruno e magrolino, saluta il padre prima di andare a scuola, sottolineando il fatto che questi da quando è morta la mamma non si accorge più di lui. Per strada incontra tre ragazzini che iniziano a prenderlo in giro, lo inseguono fino a farlo cadere in un bidone dell'immondizia. Bastian pensando che se ne siano andati esce dal bidone, ma i tre sono ancora lì ad aspettarlo, inizia quindi a scappare, ed entra nella prima porta che gli capita.

    Si ritrova in un negozio di antiquariato, ci sono vecchi libri dappertutto, e seduto su una poltrona c'è un uomo anziano che lo accoglie molto bruscamente. Bastian si sente offeso dalle affermazioni sui bambini davvero poco lusinghiere fatte dal signore, e si difende dicendo che lui è un avido lettore. Si dimostra subito molto interessato allo strano volume che il padrone della libreria tiene in mano: La storia infinita. Appena il libro resta incustodito, Bastian lo afferra e scappa via, lasciando però un biglietto che dice: "Don't worry I'll return your book" ("Non si preoccupi, le restituirò il libro").

    Bastian col libro sotto la giacca arriva a scuola di corsa, ma è in ritardo, sbirciando dentro l'aula scopre che c'è un compito in classe, decide allora di nascondersi nella soffitta della scuola. Qui Bastian si prepara un piccolo giaciglio e inizia avidamente a leggere il suo libro. Egli è quindi il narratore della storia che ci viene rappresentata, e più volte interrompe la lettura o per commentarla o per motivi esterni come la campanella della scuola. Siamo in una foresta, dove alcune creature fantastiche si incontrano: un Mordiroccia, un Maghetto e un Omino con una lumaca.

    I tre iniziano a discutere della loro missione alla Torre d'Avorio: vogliono raggiungere l'Imperatrice per parlarle del Nulla che minaccia le loro terre. Giunti alla mitica torre, dove si sono riunite diverse creature del regno di Fantàsia, il portavoce dell'Imperatrice annuncia che la stessa Infanta è gravemente malata, e che solo un giovane eroe può salvarla, un tale Atreju che è stato appunto convocato. Si presenta un giovane fanciullo che accetta il gravoso incarico e l'Auryn, il simbolo dell'Imperatrice.

    Atreju in groppa al suo cavallo Artax inizia la sua ricerca per le terre di Fantàsia e contemporaneamente si materializza un lupo nero enorme che lo insegue tentando di impedirgli di compiere la sua missione. Giunto alle Paludi della tristezza Artax sprofonda vinto dallo sconforto. Disperato per la perdita Atreju vaga alla ricerca di Morla l'essere millenario, una gigantesca tartaruga che lo indirizza alla volta dell'Oracolo del Sud che dista migliaia di miglia da lì. Atreju stanco e sconsolato sta per perdersi nelle paludi quando viene tratto in salvo da un gigantesco drago bianco.

    Si risveglia tra le zampe del FortunaDrago, che risponde al nome di Falkor, e viene accolto dalle amorevoli cure di una coppia di gnomi. Scopre poi di essere in prossimità dell'oracolo. Coraggiosamente riesce a superare la prima porta delle sfingi, e davanti alla seconda porta, lo specchio dell'anima, invece di vedere il vero sé stesso con tutte le sue debolezze, vede un ragazzino che legge un libro.
    L'oracolo gli rivela poi che l'unico modo di salvare l'Infanta è quello di trovarle un nuovo nome, e che solo un essere umano lo può fare.

    Il Nulla avanza e l'oracolo stesso viene distrutto; Atreju e Falkor ne vengono travolti, il piccolo eroe cade dalla groppa del drago e perde il medaglione. Si ritrova solo e sulle rovine di una strana città riconosce degli affreschi che ritraggono le sue stesse avventure. Lì incontra Gmork, il lupo nero, che gli rivela che Fantàsia non ha confini perché è fatta dei sogni degli esseri umani, e che il Nulla è la dimostrazione che gli umani non sognano più, cosa auspicata dai signori del male perché è più facile assoggettare chi non ha degli ideali. Atreju riesce a sconfiggere il suo nemico e ricongiuntosi con Falkor va in cerca della Torre d'Avorio per ammettere davanti all'Imperatrice di aver fallito la missione.

    Ma la sovrana sembra al contrario felice e rivela ad Atreju che egli ha adempiuto al suo compito, perché il giovane umano, che ha seguito tutte le avventure di Atreju in libro, è in realtà lì con loro.

    Bastian non vuole ammettere che l'Imperatrice stia parlando di lui, e solo quando quest'ultima lo implora chiamandolo per nome, egli si convince di essere l'unico in grado di salvare Fantàsia, e si lascia trasportare dalla sua fantasìa. Preso coraggio urla il nome che era di sua madre (nome che però nella versione italiana non udiamo) per ribattezzare l'Imperatrice.

    Ora si ritrova nel buio più totale di fronte all'Imperatrice, l'unica fonte di luce è un piccolo granello di sabbia che è tutto ciò che resta del vasto regno di Fantàsia. L'Imperatrice chiede a Bastian di ricreare quel mondo attraverso i suoi desideri di fanciullo, ogni cosa gli sarà permessa. Il primo desiderio di Bastian è quello di ritrovare tutte le creature di Fantàsia sane e salve, di cavalcare Falkor ed infine inseguire con il Fortunadrago i tre ragazzacci che lo perseguitavano, fino a farli cadere nel bidone dell'immondizia.


    REGIA
    Wolfgang Petersen
    DURATA
    94 minuti
    CAST
    Barret Oliver, Gerald McRaney, Thomas Hill, Deep Roy, Noah Hathaway, Patricia Hayes


    Ultima modifica di il Ven 23 Nov 2007, 22:45 - modificato 1 volta.
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    Messaggio Da Zooser Mer 05 Set 2007, 14:34

    bellissimo film...è stupendo...quanti ricordi...bellissimo anche il libro fatto proprio bene...dei film il II e il III sono un po una solata ma il primo è davvero bellissimo anche se non ho capito ancora se quello era un drago o un cane volante cmq la tartaruga gigante raffreddata era bellissima
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    Messaggio Da ± Arkan ± Mer 05 Set 2007, 15:17

    ahah probabilmente prima era un barboncino poi hanno iniziato a giocarci al tiro della fune sisi
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    Messaggio Da Zooser Mer 05 Set 2007, 15:59

    adesso si spiegano molte cose....grazie Arkan ahah
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    Messaggio Da ± Arkan ± Mer 05 Set 2007, 16:09

    Okk Figurati, quando vuoi sentire qualcosa di insensato fammi un fischio dent
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    Messaggio Da Elwë Véneanár Gio 06 Set 2007, 03:45

    Arkan, io non fischio mai eppure di cose insensate me le dici un sacco..... ho paura a fischiare allora ahahaha Razz

    comunque volevo dire che "La storia infinita" è il migliore dei 3 film senza ombra di dubbio Very Happy
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    Messaggio Da Arkved Mar 25 Set 2007, 20:23

    Io l'ho visto,ma non mi è piaciuto molto...era troppo....strano...sarà che ero piccolo!
    Magari se lo rivedo mi piace!
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    Messaggio Da Elwë Véneanár Mar 25 Set 2007, 22:28

    secondo me se lo rivedi ti dovrebbe piacere Smile comunque ti consiglio di leggere il libro, davvero bello e particolare!

    è vero che è indirizzato a degli spettatori non proprio adulti però per l'anno in cui è stato fatto e sapendo che è uno dei pochi film fantasy, vale la pena "ammirarlo" Razz

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